La parola “rete” è strettamente collegata alla “comunicazione” e in città si parla di rete stradale, ciclabile, oltre alle reti dei servizi (acqua luce gas telefoni dati …).
Ed anche fare rete è un concetto sociale dal quale non possiamo prescindere se vogliamo vivere con le altre persone.
Possiamo allora parlare anche di “rete del verde”?
Una rete (pensate alle reti da pesca!) è composta da nodi e loro collegamenti; allora la rete del verde sono i luoghi verdi in cui si sviluppano attività (i nodi: parchi, prati fino ai boschi di periferia) e i collegamenti verdi (nei modelli matematici si chiamano “rami”) sono quei percorsi con presenza di vegetazione (alberi, siepi prato) che li collegano.
Serve questa visione d’insieme, altrimenti avremo tanti singoli nodi e tanti singoli rami.
Questo implica una visione ampia della Città e per questo il suo sviluppo va “pianificato”, tenendo conto della realtà esistente ma mirando al breve ma soprattutto al medio e lungo periodo.
Questa visione deve essere inserita nel “Piano del verde” .
Cosa serve fare? Sicuramente avere una conoscenza della situazione attuale ma parallelamente pensare ed agire con programmi immediati e anche nel medio periodo.
Individuare quindi i “nodi” esistenti, individuarne di nuovi; riqualificare strutture realizzate nel passato, ora lasciate a se stesse e spesso sottoutilizzate (vedi per esempio altro blog sulle aree dei “campetti da calcio) e nuove aree (pubbliche prioritariamente ma anche aree private rese disponibili al pubblico).
Individuare i “rami” esistenti, riqualificandoli se necessario e studiarne e realizzare di nuovi.
Quale è il contributo dei cittadini che vivono quotidianamente la loro Città? Segnalare e proporre.
Potremmo dire “Segnalare, segnalare, segnalare!” e anche “Proporre, proporre, proporre!”
Noi di Alberi in comune possiamo fare da tramite verso le Amministrazioni comunali.
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Un bellissimo "nodo"